
Facendo un confronto internazionale emerge che i prezzi degli alimenti in Svizzera sono elevati. Questo è in parte dovuto alle regolamentazioni statali volte a tutelare la produzione locale ad esempio attraverso dazi doganali. La Sorveglianza dei prezzi mira a prezzi vantaggiosi per i clienti finali. A suo modo di vedere, un’eventuale tutela dei contadini dovrebbe avvenire non tanto attraverso il sostegno dei prezzi quanto piuttosto mediante altre misure come i pagamenti diretti.
Nell’agricoltura svizzera il foraggio costituisce quasi il 40 per cento dei costi dei fattori produttivi. Più è caro, maggiori saranno i costi della produzione indigena di carne. Nell’ambito del suo mandato di osservazione del mercato, la Sorveglianza dei prezzi ha recentemente esaminato i margini lordi dei produttori svizzeri di foraggio, margini che sono risultati essere estremamente eterogenei. Ciò può significare che vi è del potenziale di miglioramento per quanto riguarda la produttività e che in questo specifico settore la concorrenza non funziona come dovrebbe. La Sorveglianza dei prezzi sta dunque tentando di chiarire, attraverso l’esame di un caso specifico, se i prezzi applicati in tale mercato sono la conseguenza di una concorrenza efficace. Per acquistare foraggi i nostri produttori di carne, latte e uova pagano molto di più rispetto ai loro colleghi d’oltre frontiera. L’equazione è presto fatta: più è caro il foraggio, più è cara la carne. Soltanto l’eliminazione dei dazi doganali, la riduzione dei margini lordi e il contenimento dei costi possono spingere al ribasso il prezzo della carne in Svizzera.
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Pubblicazioni
Studi
Mischfutterpreise (PDF, 78 kB, 25.07.2006)Hohe Schweizer Mischfutterpreise und Protektionismus für Futtermittelmühlen: Analysen und Vorschläge der Preisüberwachung zur Stärkung der Landwirtschaftsbetriebe
Hohe Produktionsmittel-Preise in der schweizerischen Landwirtschaft (PDF, 300 kB, 07.08.2008)Erkenntnisse, Analysen und Vorschläge der Preisüberwachung zur Kostensenkung bei landwirtschaftlichen Produktionsmitteln im Hinblick auf die „Agrarpolitik 2011“ und auf Missbrauchsprüfungen
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