I prezzi abusivi di interconnessione e di accesso alla rete imposti da quelle imprese di telecomunicazioni che detengono una posizione dominante sul mercato devono poter essere prontamente esaminati e, se necessario, ridotti per permettere una concorrenza efficace, promuovere l’innovazione a tutti i livelli e garantire al mercato delle telecomunicazioni prezzi competitivi sulla scena internazionale. La Comco, Mister Prezzi e la ComCom chiedono pertanto al Consiglio federale un adeguamento della legge federale delle telecomunicazioni (LTC).
D’ora in avanti la ComCom dovrà poter intervenire non solo dietro richiesta di un fornitore di servizi di telecomunicazione, bensì anche d’ufficio, qualora esistano sospetti fondati che le condizioni di accesso alla rete offerte non sono conformi alla legge (non discriminatorie e basate sui costi). Questa modifica puntuale alla legge si riferisce esclusivamente alla fissazione dei prezzi di interconnessione e di accesso tra fornitori di servizi di telecomunicazione (livello wholesale); interessa, inoltre, unicamente quei fornitori che grazie alla propria rete godono di una posizione dominante sul mercato e pertanto rappresentano una minaccia anche per la concorrenza sul mercato degli utenti finali.
Vantaggi della nuova normativa
La modifica proposta mira a impedire che i fornitori continuino ad accordarsi tra loro su prezzi elevati, ostacolando in tal modo la libera concorrenza. L’intervento tempestivo della ComCom garantirà condizioni quadro uguali per tutti gli attori del mercato, a pieno vantaggio degli investimenti e della sicurezza giuridica sul mercato. Infine, la riduzione dei prezzi di accesso alla rete disposta dalle autorità produrrà più rapidamente vantaggi per i consumatori.
Secondo Mister Prezzi, la Comco e la ComCom, un accesso rapido, non discriminatorio e a prezzi basati sui costi a tutte quelle infrastrutture difficilmente duplicabili rafforzerà la concorrenza; ciò determinerà a sua volta un’offerta di prodotti assai variegata e prezzi al consumo più competitivi sul piano internazionale.
La priorità riservata alle trattative nella LTC legittima fenomeni di collusione
L’attuale legge sulle telecomunicazioni prevede che la ComCom intervenga soltanto dopo che i fornitori di servizi di telecomunicazione sono stati in trattativa tra loro per almeno tre mesi e, successivamente, le hanno inoltrato domanda per la fissazione dei prezzi. Il principio della priorità riservata alle trattative si è spesso rivelata poco produttiva, causando più che altro un allungamento dei tempi e conseguentemente insicurezza sui mercati. Inoltre, nel corso delle procedure i fornitori di servizi di telecomunicazione hanno la possibilità di sottrarsi alle indicazioni di prezzo dettate dalla ComCom, raggiungendo accordi bilaterali che determinano l’archiviazione delle procedure stesse. Ancora, i fornitori di servizi preferiscono non rivolgersi alla ComCom per sfuggire alla fissazione dei prezzi prevista dalla legge. La priorità data alle trattative, pertanto, promuove e legittima comportamenti collusivi da parte dei fornitori di servizi di telecomunicazione. Tali comportamenti ostacolano la concorrenza e non rientrano sicuramente tra gli scopi originari del legislatore.
Per ulteriori domande:
Mister Prezzi: Rudolf Strahm, Mister Prezzi, 031 322 21 02
Commissione della concorrenza: Prof. Dr. Walter Stoffel, Presidente, 079 436 81 49; Prof. Dr. Patrik Ducrey, Direttore supplente, 031 324 96 78, 079 345 01 44
Commissione federale delle comunicazioni: Marc Furrer, Presidente, 031 323 52 90
28.08.2008 - Mercato delle telecomunicazioni: si cerca una strada verso un controllo più immediato sui prezzi di accesso alla rete
La Commissione della concorrenza (Comco), Mister Prezzi e la Commissione federale delle comunicazioni (ComCom) chiedono al Consiglio federale uno strumento efficace per fissare rapidamente le tariffe di accesso alla rete praticate dalle imprese svizzere di telecomunicazioni. La legge federale sulle telecomunicazioni dovrebbe essere rivista in misura tale da permettere alla ComCom di esaminare d’ufficio i cosiddetti prezzi di interconnessione e di accesso alla rete. Sino ad oggi, infatti, ciò è avvenuto sempre e unicamente dietro reclamo di un fornitore di telecomunicazioni.